Da Dott.ssa Valeria Rossi, Criminologa, Criminal Profiler e Analista del Comportamento
Gli appuntamenti online hanno un grande potenziale e soprattutto un grande seguito.
Sono considerati dalla maggior parte delle persone come l’occasione giusta per conoscere gente e trovare esperienze per ogni gusto; amori platonici di stampo epistolare, sesso occasionale, la mezza mela che si nasconde da qualche parte in giro per il mondo.
Siamo davanti alla versione moderna dell’agenzia per incontri e tutto risulta più snello e facile, del resto, a chi non piace l’idea di scegliere dal proprio smartphone questa o quella persona e dirglielo con uno swipe del dito verso destra?
Allettante senza dubbio, tuttavia, a volte, incontrare qualcuno on line può essere solo il preludio di scenari violenti e persino di morte.
Abbiamo tutti sentito almeno un racconto di gente che scompare o viene uccisa o torturata dopo aver incontrato qualcuno su una app di dating come Tinder e affini, loschi imbrogli che hanno portato a finali macabri.
Ho raccolto testimonianze e storie che ruotano intorno al lato oscuro di Tinder per dimostrare che anche la persona apparentemente più innocua e simpatica può rivelarsi inquietante, psicopatica, pericolosa, letale.
Queste storie hanno uno scopo: ricordare a chi sta leggendo in questo momento, di tenere a mente che quando organizziamo un appuntamento con uno sconosciuto, non possiamo mai essere certi del finale .
Iniziamo.
Samantha : Nel menù del serial killer
Nel luglio 2018, la polizia rintraccia D. Drayton, un uomo sospettato di aver violentato e ucciso Samantha Stewart, 29 anni, un’infermiera del Queens, NY, con cui aveva fatto conoscenza su Tinder. Le autorità lo scoprono in una stanza d’albergo di Los Angeles, dove tiene prigioniera un’altra donna dopo averla aggredita sessualmente. Il 30 luglio 2018, Drayton si dichiara non colpevole alla Corte superiore della contea di Los Angeles per le accuse relative al sequestro nella camera d’albergo; viene tuttavia accusato di violenza sessuale e tentato omicidio.
Mentre gli investigatori continuano ad indagare sul passato di Drayton, iniziano a sospettare che fosse collegato ad una serie aggressioni sessuali e omicidi legati ad alcuni misteriosi passaggi in auto. Tutte le vittime risultano essere collegate dallo stesso elemento: Tinder.
Un mese prima del presunto omicidio della Stewart, i detective di New York esaminano il rapporto di una donna di Brooklyn secondo il quale era stata violentata e soffocata dopo un appuntamento ottenuto attraverso attraverso la suddetta app.
Secondo le dichiarazioni dei pubblici ministeri, dopo il suo arresto a luglio, Drayton confessa di aver ucciso altre sei vittime. Non è chiaro se la confessione di Drayton fosse vera o meno ma la sua ossessione per il dating on line lo ha portato a divenire un serial killer con un menú a portata di clic.
Warrena Wright : Fuga letale
Warriena Wright fa scorrere il dito sul profilo sbagliato e una settimana dopo viene trovata morta.
La ventiseienne Warriena Wright di Wellington, Nuova Zelanda, incontra Gable Tostee su Tinder.
Una settimana dopo, il 7 agosto 2014, i due si vedono dal vivo e l’appuntamento porta la coppia a spostarsi nell’appartamento di Tostee. Una volta lì, l’uomo tenterebbe di soffocare la Wright, che in un disperato tentativo di fuga trova la morte cadendo dal balcone.
Per ragioni ancora sconosciute, Tostee registra una traccia audio sul suo telefono contenente un diverbio con la ragazza, tale registrazione viene prodotta in aula dove, grazie alla frase “sei fortunata se non ti ho buttato dal balcone” l’imputato viene prosciolto dall’accusa di omicidio.
Sidney Loofe : Una favola fatale
Sydney Loofe si reca ad un appuntamento su Tinder. Il suo corpo senza vita viene ritrovato un mese dopo.
La ventiquattrenne Sydney Loofe di Lincoln, nel Nebraska, conosce Bailey Boswell, 23 anni, su Tinder, e fissa un appuntamento con lui per il 15 novembre 2017.
La Loofe è così entusiasta di incontrare il ragazzo, che si ritrae in alcuni selfie mentre si trucca e prepara per l’imminente incontro, li pubblica poi su Snapchat con la didascalia: “Pronta per il mio appuntamento”.
Il giorno successivo, la ragazza non si presenta al lavoro e nessuno sembra avere piú notizie di lei. Dopo diverse ore la famiglia e gli amici iniziano a preoccuparsi e si rivolgono alla polizia. Le ricerche vengono affidate all’FBI che sceglie come punto di partenza proprio Bailey Boswell, l’uomo con il quale la Loofe era stata vista per l’ultima volta, e la coinquilina di Boswell, Aubrey Trail, 51 anni.
I due rilasciano diverse dichiarazioni online negando qualsiasi coinvolgimento nella scomparsa della ragazza. La coppia viene arrestata con accuse non correlate e trattenuta fino al 5 dicembre 2017, quando il corpo della Loofe è stato finalmente ritrovato diverse settimane dopo in una zona rurale, completamente smembrato.
Francia Ruth: Rifiuto mortale
Il match di Francia Ruth Ibarra la uccide e scioglie suo corpo nell’acido.
La 26enne Francia Ruth Ibarra incontra Emmanuel Delani Valdez Bocangegra, anche lui 26 anni, su Tinder. I due si vedono ripetutamente, ma durante il loro ultimo incontro il 3 dicembre 2016, la Ibarra scompare.
Interrogando Bocangegra nella sua casa a Città del Messico, sulla scomparsa della ragazza, la polizia scopre delle ossa umane in un sacco della spazzatura.
Le ricostruzioni fanno supporre che Ibarra possa aver rifiutato le avances sessuali di Bocangegra, portandolo ad ucciderla e a dissolvere il suo corpo in acido cloridrico, lasciando poi le ossa sul balcone del suo appartamento. L’uomo, privo di emozioni viene successivamente arrestato per l’omicidio.
Alana Rose : Tradimento a caro prezzo
Alana Rose Jones accoltella il suo match di Tinder quando scopre che aveva una ragazza
Nel febbraio 2015, la ventiseienne Alana Rose Jones di Brisbane, Australia, conosce un uomo su Tinder. I due si incontrano, e, dopo una serata trascorsa con un tour di locali, si dirigono verso casa di lui.
Dopo aver consumato un rapporto sessuale, complice anche l’effetto dell’alcool, l’uomo si addormenta.
La Jones decide allora di prendere il suo cellulare e scopre un messaggio della fidanzata nel quale gli chiede spiegazioni su dove possa essere in quel momento.
La donna, colta da gelosia allora decide di chiamarla e raccontarle della relazione loro relazione.
Attende poi pazientemente che l’uomo si svegli ed inizia a colpirlo violentemente con un coltello da cucina intimandogli di uscire di casa. L’uomo, ferito, riesce a sottrarsi ai colpi fuggendo, ma una falsa dichiarazione della Jones lo incastra come aggressore sessuale e giustifica le coltellate ricevute come legittima difesa per tentato stupro.
Nonostante l’innocenza, la vittima si dichiara colpevole delle accuse di aggressione allo scopo di evitare il carcere e scontando quindi una pena minore.
Angela Jay : Stalking pericoloso
La dottoressa di 28 anni Angela Jay di Port Macquarie, in Australia, incontra Paul Lambert di 36 anni su Tinder.
I due trovano un feeling da subito e iniziano a frequentarsi regolarmente in maniera serena.
I problemi iniziano quando la Jay va in vacanza, poche settimane dopo l’inizio della relazione; Lambert inizia a comportarsi in maniera esageratamente possessiva, a chiamare ripetutamente e mandare messaggi senza sosta. La donna, turbata da questo comportamento insensato, decide di troncare il rapporto, nato circa 6 settimane prima, ma lo stalking prosegue fino ad arrivare alla richiesta di un ordine restrittivo contro di lui.
Lambert ignora l’ordine e continua a chiamare ed inviare messaggi minacciando il suicidio.
Una notte del novembre 2016, La Jay torna a casa e trova Lambert ad attenderla, nascosto nell’armadio. L’uomo inizia ad accoltellarla e a cospargerla di benzina ma la donna riesce miracolosamente a sottrarsi agli ultimi colpi fatali fuggendo e rifugiandosi da un vicino che la assisterà fino all’arrivo dell’ambulanza.
In tutto, la Jay viene accoltellata 11 volte da Lambert, che lascia la residenza dopo il fatto e viene braccato dalla polizia. L’inseguimento termina con l’uccisione dell’uomo per colpo di arma da fuoco da parte delle forze dell’ordine.
Riepilogando: hai incontrato questa persona online e sembra essere piuttosto interessante.
Vi siete scambiati messaggi per ore e ore e pensi sia il momento di fare il passo successivo e incontrarlo di persona … ma sei certa di essere al sicuro? È spaventosamente facile per le persone mentire su se stesse, online, soprattutto se l’interazione è principalmente basata su conversazioni testuali.
Incantarti sulla sua foto perfetta non ti darà alcun dettaglio del suo passato o di quanto possa nascondere nel presente. E se fosse fidanzato o sposato? Viene effettivamente dalla città dalla quale dice di provenire? Se mente su informazioni di base, cos’altro potrebbe nascondere? Una truffa di stampo sessuale? (Ndr. Attenzione se ad avere famiglia o relazione stabile sei tu! Saresti un bersaglio perfetto)
Sebbene sia bello credere le persone sulla parola e godere dei bei momenti insieme, è molto più sicuro prendere precauzioni. Ci sono molte persone là fuori, specialmente nel mondo degli appuntamenti online, che sono disposte a tutto pur di trarre vantaggio dall’anonimato di Internet.
Conoscere persone nuove è sempre un’esperienza entusiasmante ma, sfortunatamente, quando la conoscenza inizia online, tende a comportare qualche rischio. È vero che non tutti gli uomini incontrati durante gli appuntamenti online sono da brividi; ci sono altrettante possibilità che tu possa imbatterti in una persona pericolosa mentre fai colazione in un bar.
Tuttavia, nascondersi dietro uno schermo, può dare il coraggio alle persone di fare cose che non potrebbero mai fare, come ad esempio mentire su se stessi o sulle loro intenzioni. E’ quindi probabilmente saggio prendere alcune misure precauzionali. (Tengo a precisare che le linee guida sono adatte, salvo diversa specificazione, per ambo i sessi)
1. Assicurati che il tuo interlocutore sia realmente chi dice di essere.
Salva le sue foto profilo e fai una ricerca inversa su Google; dovresti trovare la pagina dalla quale è stata presa la foto, ad esempio da Facebook o da un sito di webcam. Fai attenzione ai segnali di pericolo come ad esempio il nome della persona che cambia da un profilo all’altro e controlla anche gli account “extra app” come, FB o Instagram e, se si dichiara manager o altro, controlla la sua posizione su Linkedin. Qualora le pagine risultino troppo recenti, con pochi amici, o con un numero insufficiente di post e interazioni, attenzione ! Potrebbe trattarsi di una falsa identità. Diffida altresì di foto professionali che ritraggono corpi perfetti seminudi perché potrebbe trattarsi di un CAT FISH o di BOT truffa
2. Chiedi di conversare su SnapChat o Telegram invece di dare subito il numero di telefono, in questa fase iniziale avrai così modo di bloccare il tuo match qualora diventasse inopportuno o troppo eccessivo
3. NON inviare per alcun motivo foto che ti ritraggono senza vestiti, e soprattuto non farlo con qualcuno che hai appena incontrato, specialmente rendendo visibile il viso. Non sai mai chi è la persona dall’altra parte e non hai la più pallida idea se ciò che invii verrà pubblicato su siti discutibili o condiviso in forum di stampo sessuale. Il Sextortion ( ossia il ricatto per possesso di materiale esplicito) ormai è una pratica troppo comune. Inoltre, non fare clic su alcun tipo di link che ti inviano perché è un altro modo di mettersi in guai seri.
4. Una volta allo step successivo, ossia lo scambio di numeri, fai una ricerca inversa del numero di telefono. Quando una persona ti dà il proprio numero, cercalo su Internet. Puoi usare ad esempio “sync me” digitandolo su Google
5. Richiedi selfie estemporanei (con pose o gesti che richiedi di compiere al momento) che ti possano aiutare a verificare se la foto profilo corrisponde.
Il tuo match potrebbe aver usato una vecchia foto non somigliante alla realtà del presente e potresti trovarti in difficoltà al momento dell’incontro.
6. Fai attenzione a chi ti fa troppe domande personali. I truffatori di Tinder cercano di prendere più informazioni possibili chiedendoti moltissime cose sulla tua situazione familiare ed economica oppure sulle tue relazioni passate. Questa tipologia di persone, tenderà a non dire nulla della propria vita, insisti e cerca di fare delle ricerche per capire se c’è un fondo di menzogna o se sono informazioni reali.
7. Non accettare il famoso gioco “della fiducia” o “della sfida“ quando ti connetti in video! Il tuo match potrebbe richiederti video chiamate nelle quali però, lui, è CASUALMENTE impossibilitato ad accendere la sua web cam (perché sta lavorando, perché non funziona, perché non ha campo e così via…) Qualora dovesse accadere, informalo che vuoi rimandare la video call a quando entrambi potrete utilizzare la telecamera.
8. Una volta creato un rapporto di apparente fiducia, cerca dei segnali di truffa. Dovrebbe ad esempio sembrarti strano se il tuo match trova continuamente scuse per non incontrarti, se non ha mai delle foto da inviarti, se non può parlare al telefono per questo o quel motivo, se racconta storie assurde, se dice di essere un militare in missione e sparisce per giorni e giorni quando invece risulta essere on line, o se ti chiede dei soldi. Non fornire indirizzi di casa o lavoro se lo sconosciuto utilizza la scusa del volerti inviare un regalo o dei fiori senza mai esservi neppure visti.
9. Scegli un luogo pubblico per i’incontro. NON ANDARE A CASA SUA E NON INVITARLO NELLA TUA !
Tieni a mente che stai incontrando uno sconosciuto. Recati in un luogo pubblico non troppo vicino a dove abiti. Qualora le cose dovessero mettersi male, non rischi che ti venga impedita una ipotetica fuga e puoi chiedere aiuto alle persone che hai accanto o ai proprietari di qualche esercizio commerciale
10. Non inviare o dare denaro! Se ti chiede soldi dicendo di essere nei guai con la macchina e non poter venire all’incontro perché ha perso o dimenticato il bancomat, se ti racconta tragiche storie familiari per le quali necessita di denaro, se ti propone di fare società per un “progetto sicuro” interrompi immediatamente la conversazione e non fornire MAI dettagli sul tuo conto bancario, stipendio o eventuali risparmi. Se le richieste si fanno pressanti, interrompi immediatamente il rapporto, qualora dovesse avvenire in presenza allontanati con una scusa, chiama una persona fidata e, con maggior discrezione possibile, cerca una via di fuga.
11. Informa i tuoi amici di cosa stai facendo e dove stai andando, magari condividi la tua posizione ed invia loro una foto del match che stai per incontrare.
Concorda parole in codice con i tuoi complici o chiamate false come ad esempio, “Mi sto divertendo molto!” Per comunicare “Non resisto più, richiamami tra 5 minuti mi serve una scusa per liberarmi” oppure “Davvero sei qui accanto?” nel caso in cui l’incontro non stia andando bene, ti senti a disagio o necessiti di aiuto. Il finale della serata può rivelarsi piacevole o tutt’altro, quindi assicurati di avere un piano B nel caso qualcosa vada storto.
12. Non potendo chiedere informazioni su malattie sessualmente trasmissibili, USA SEMPRE IL PRESERVATIVO. Le app di incontri sono un ricettacolo di infezioni o, il veicolo più semplice per gli untori intenzionali.
13. INVIA ad amici fidati la tua posizione GPS e fai una foto alla Targa (senza farti notare)
14. Non sentirti obbligata a dormire con il tuo match se la situazione ti crea disagio. Hai il diritto di dire “no” e la controparte ha il dovere di rispettarlo. In caso contrario, allontanati con una scusa, avverti un tuo amico o familiare e vai il più lontano possibile. Interrompi poi ogni tipo di comunicazione con la persona in questione.
Dr. Valeria Rossi, Criminologist, Criminal Profiler and Behavior Analyst
Member of the Board of Directors International Police Organization IPO Section Italy
Country Coordinator for Italy of CCIO Counter Crime Intelligence Organization